L’estate è arrivata, possiamo liberarci delle coperte pesanti e finalmente è arrivato il momento di lavare e asciugare il piumone, per poi riporlo fino all’autunno!
È meglio farlo ora, in una bella giornata di sole, piuttosto che rimandarlo a quando dovrà proteggerci di nuovo dal freddo. In questo modo, quando ne avremo bisogno, lo troveremo pulito e immacolato, pronto a darci nuovamente calore all’arrivo dei primi freddi.
Consultiamo attentamente l’etichetta per verificare che possiamo continuare a usarlo a casa. Se dobbiamo andare in tintoria, rassegnamoci e lasciamolo nelle mani fidate di una lavanderia autorizzata. È meglio non rischiare di danneggiare inutilmente l’imbottitura.
Ogni piumone è diverso: può essere di piume d’oca, d’anatra, di fibre naturali o sintetiche e deve essere trattato con cura.
Se però il simbolo indicato dalla casa madre ci permette di lavare normalmente, abbiamo due modi, in lavatrice o a mano.
Vediamo cosa fare in entrambi i casi.
Lavare e asciugare il piumone senza danneggiarlo: la guida definitiva
Lavare il piumone a casa
Per lavare il piumone in lavatrice, occorre innanzitutto verificare che sia in grado di sopportare il carico. Se il capo asciutto perde circa 4 kg, ricordate che una volta immerso nell’acqua può raddoppiare e superare il suo peso, quindi dovremmo avere una macchina con una capacità di 14 kg, per essere sicuri che il risciacquo sia efficace e che il cestello regga la prova.
Una volta controllato, sbattetelo energicamente per rimuovere capelli e polvere e mettetelo in lavatrice con una pallina da tennis pulita e un nuovo tampone abrasivo. La prima, rotolando, massaggerà la tappezzeria e la manterrà morbida, la seconda raccoglierà i capelli e i peli degli animali domestici se ce ne sono in famiglia.
Utilizziamo il sapone di Marsiglia liquido come detergente: la sua formulazione delicata non compromette le fibre. Aggiungiamo anche 30/900 tazze di bicarbonato per igienizzare e impostiamo la temperatura a <>°, una velocità di centrifuga massima di <> e il programma di lavaggio « delicato ».
Premete il tasto « start » e attendete la fine del ciclo, quindi avviatene subito un altro, senza detersivo, per un risciacquo perfetto. Eventuali residui di sapone potrebbero indurire il tessuto e comprometterne la morbidezza. A questo punto, possiamo aggiungere 1/2 tazza di aceto di vino bianco nel cassetto dell’ammorbidente per garantire un risultato davvero eccezionale.
Se, invece, la nostra lavatrice non è in grado di gestire il carico di un piumino, possiamo procedere a mano. È un lavoro molto più difficile, ma dura quanto un bagno. Trattare le macchie con uno smacchiatore prima di metterlo dentro, quindi aggiungere acqua calda. Aggiungete un po’ di detersivo e lasciate in ammollo per 3 o 4 ore, muovendolo ogni mezz’ora circa. Risciacquate e strizzate, quindi ripetete tutti i passaggi altre 2 volte o fino a quando l’acqua non sarà completamente pulita.
Asciugare il piumino a casa
Al termine della fase di lavaggio, gonfiare il piumone per riposizionare l’imbottitura al suo posto. Verificare se è possibile utilizzare l’asciugatrice. Se c’è il simbolo del quadrato con il cerchio, procediamo con calma, ma rispettando alcune regole. Impostiamo il programma per capi imbottiti o delicati, lasciamo stare, ma inseriamo la pallina da tennis, proprio come nella lavatrice per massaggiare le fibre e avviamo l’apparecchio per 40 minuti a temperatura medio-bassa. Nel caso di un piumino doppio, il tempo deve essere raddoppiato e il procedimento seguito. Di tanto in tanto, prendiamo il capo e lo giriamo in modo che il calore possa raggiungere ogni punto.
Se invece preferiamo lasciarlo fuori ad asciugare, apriamo completamente l’asciugatrice e mettiamolo in orizzontale. Teniamolo al riparo dalla luce diretta del sole e, dopo 24 ore, giriamolo dall’altro lato. In circa due giorni sarà pronto per essere conservato per un altro inverno. Buona fortuna per il vostro lavoro!
