A cosa servono le strisce di dentifricio e perché non si mescolano mai? Solo i più intelligenti lo sanno

Perché alcuni dentifrici hanno strisce colorate che non si mescolano e rimangono separate? Ecco perché.

Strisce di dentifricio
Alcuni tipi di dentifricio sono completamente bianchi, o almeno monocromatici. Ma perché molti hanno la pasta bianca e le strisce colorate? E soprattutto, perché la parte colorata non si scioglie? Scopriamo perché.

Il dentifricio e le sue caratteristiche
Al giorno d’oggi, sul mercato esistono innumerevoli tipi di dentifricio, anche solidi e in pasta.

Strisce colorate sul dentifricio
Le prime tracce di dentifricio risalgono al I secolo d.C., quando un medico romano ideò una pasta a base di aceto, sale e miele per rimuovere lo sporco residuo tra i denti e mantenere la bocca e l’alito puliti. Questa è considerata la prima apparizione di qualcosa che ricorda il nostro attuale dentifricio, ma la cura dell’igiene orale avveniva anche molto prima di questa creazione. Alcune fonti storiche rivelano che già nel IV secolo a.C. gli abitanti dell’antico Egitto erano soliti curare la propria igiene orale mescolando foglie di alloro con menta, sale e pepe. Insomma, il nostro moderno dentifricio ha avuto molti precursori, ma certamente nessuno dei metodi utilizzati nell’antichità prevedeva l’uso di strisce colorate che non si mescolano.

Le strisce colorate nel dentifricio
È una domanda curiosa che tutti ci siamo posti almeno una volta nella vita. Perché alcuni dentifrici hanno strisce colorate che non si mescolano con la pasta bianca?

Forse avete pensato che si trattasse di un trucco di marketing o di un’identificazione caratteristica del prodotto. In realtà, queste strisce colorate hanno uno scopo specifico per il dentifricio stesso. La cosa particolare, però, che tutti abbiamo notato è che una volta spremuto il tubetto di dentifricio, le strisce colorate non si mescolano ma rimangono intatte: come è possibile?

Come mai le strisce non si mescolano?
La risposta è abbastanza semplice, perché tutto dipende dalla struttura stessa del tubetto di dentifricio, che è il risultato di anni di studi di laboratorio.

Esistono diverse tecniche che permettono al dentifricio di ottenere una consistenza cremosa ma con parti che non si mescolano tra loro. La tecnica più moderna prevede diverse reazioni chimiche tra le parti che compongono il dentifricio. Grazie al modo in cui la pasta viene pressata nel tubetto, queste reazioni fanno sì che le parti non si mescolino tra loro. Prima di arrivare a questo risultato, però, si usava un metodo più elementare, ovvero dividere il tubetto di dentifricio in più parti, nelle quali veniva versata la pasta di diversi colori.

Ma com’è possibile che, anche strizzando il tubetto di dentifricio, la pasta continui a uscire uniformemente di colori diversi?

Come è possibile che le strisce colorate di dentifricio non si mescolino?
Il concetto è molto semplice. La pressione che esercitiamo sul tubetto fa sì che la pasta di base, generalmente di colore bianco, comprima la pasta colorata in modo da farla uscire a strisce. Il fatto che le strisce non si sovrappongano dipende dalle loro proprietà chimiche, che impediscono loro di mescolarsi e fanno uscire il dentifricio in modo uniforme.

Caratteristiche delle strisce
Qual è dunque la funzione di queste strisce colorate e perché non devono essere mescolate? Fondamentalmente, nella maggior parte dei casi, non c’è una ragione specifica se non quella estetica. Nella maggior parte dei casi, le strisce colorate si comportano come un normale dentifricio bianco. In alcuni casi, tuttavia, possono contenere particelle sbiancanti o che aiutano a mantenere l’alito più fresco. In questo caso, la loro composizione è completamente diversa da quella del dentifricio bianco e possono anche contenere microgranuli che aiutano l’azione del dentifricio stesso.